LECCE- La strada intrapresa sembra quella giusta: dopo il tavolo in prefettura e la riapertura dei rubinetti nelle palazzine Arca Sud morose di Lecce e provincia, è guerra aperta ai furbi, a chi non paga le bollette dell’acqua pur potendoselo permettere. Diverse le misure adottate. La ripresa dell’erogazione idrica è possibile grazie al versamento di un primo acconto forfettario di 50 Euro per modulo contrattuale da parte dell’autogestione o condominio. L’utilizzo dello stanziamento regionale di 3 milioni di Euro a partire dalla prossima settimana per tutte le opere e contributi di allaccio alla rete idrica, come la fornitura ed installazione dei contatori individuali all’interno e all’esterno dei fabbricati; eventuale modifica ed integrazione dei regolamenti Arca per agevolare la richiesta dell’installazione dei nuovi contatori; impiego delle economie derivanti dal mancato utilizzo del bonus idrico per ripianare le posizioni debitorie di chi è in grave disagio sociale. Una task force permanente lavorerà presso gli uffici di Aqp che relazionerà alla fine di luglio sul lavoro svolto. Se si rispetteranno questi punti, l’acqua continuerà a scorrere. Per l’avvocato Carlo Mignone, amministratore condominiale e legale del Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini Assegnatari, bisogna agire subito e in maniera decisa.
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