Attualità

Inserimento in graduatorie di istituto di I e II fascia: i docenti lamentano un pò di confusione

LECCE – La buona scuola e a volte la cattiva informazione. Il termine è fissato per il 24 giugno: molti docenti hanno già presentato la domanda di inserimento nelle graduatorie di istituto di II e III fascia, salvo poi rendersi conto di aver commesso degli errori veri o presunti, data la confusione che regna nei social e le indicazioni a volte errate fornite da alcuni sindacati.

Prima di tutto fino al 24 giugno è possibile annullare la domanda e presentarne un’altra ex novo, ad esempio se si decide di modificare la provincia scelta. L’importante è specificare che la nuova presentazione di domanda annulla la precedente.

Dopo il 24 giugno è invece possibile regolarizzare la domanda. L’altro cavillo burocratico consiste nelle domande considette “incomplete o parziali”, nelle quali, ad esempio, non sono stati riportati i dati di recapito, la data di conseguimento di un titolo o la scuola in cui è stato svolto un servizio.

I titoli devono essere conseguiti e presentati infatti entro il termine ultimo di presentazione delle domande, su questo non si transigge.

Gli aspiranti che intendono iscriversi in più classi di concorso/posti di insegnamento afferenti a diversi gradi di istruzione, possono presentare domanda a qualsiasi istituzione scolastica di un’unica provincia, non necessariamente di grado superiore, per tutti gli insegnamenti prescelti. Le istituzioni educative a loro volta però possono essere destinatarie della domanda nel solo caso in cui fra le graduatorie da valutare sia presente quella del personale educativo.

Il titolo di accesso non deve essere dichiarato dall’aspirante già incluso nelle graduatorie del precedente triennio.

Chi si trova inserito in GAE con riserva per effetto di provvedimenti cautelari, può aggiornare la propria posizione nella II/III fascia dove è inserito a pieno titolo oppure inserirsi per la prima volta.

Queste sono solo alcuni dei passaggi burocratici oggetto di confusione, per qualunque dubbio è sufficiente collegarsi al sito del Miur, dove è possibile reperire risposte alle domande più ricorrenti.

E.Fio

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