CANNOLE – Più che un appello, quello lanciato dal primo cittadino di Cannole è stato un aut aut mosso dalla disperazione maturata da oltre 4 anni. E così i rappresentanti istituzionali di Provincia, Regione e non solo hanno risposto alla sua chiamata per un incontro che martedì sera in Piazza San Vincenzo a Cannole ha tentato di riaprire il dialogo sulle sorti di Masseria Torcito.
Per il Consigliere regionale Ernesto Abaterusso la Provincia, titolare del progetto, deve prima di tutto presentarlo nel più breve tempo possibile. La Regione farà il resto.
Per il Presidente della Provincia Antonio Gabellone ci sono ancora nodi da sciogliere: ad esempio comprendere se le risorse originarie stanziate dalla Regione siano ancora disponibili integralmente o ci si debba accontentare di uno stralcio, in quel caso riadattare il progetto sarebbe necessario.
Per Paolo Pagliaro, dall’ufficio di Presidenza Nazionale di Forza Italia, “il caso di Masseria Torcito è l’emblema di una Regione che non riesce ad essere presente su tutto il vasto territorio pugliese. A dare il colpo di grazia anche la riforma Delrio: le Province si ritrovano prive di mansioni e risorse. Vittima quel Salento che deve sempre demandare ad altri. Il riordino territoriale si riconferma un tema vivo più che mai”.
Quel finanziamento europeo che doveva consentire i lavori per oltre 3,5 milioni di euro è finito nel cassetto. Per il Sindaco chiamare tutti gli interessati a raccolta è la vera chiave per riaprirlo.