BARI – Bocce ferme fino alle amministrative, poi, in base al risultato del primo turno, si capirà meglio come muovere le pedine dell’esecutivo regionale. Per il rimpasto, dunque, bisognerà attendere ancora qualche settimana e ciò conferma quanto emerso già nei giorni scorsi. La situazione, d’altronde, è delicata e far combaciare le aspettative dei consiglieri, quelle dei territori e i vincoli della legge regionale non è facile. Il governatore Michele Emiliano, che ha incontrato i capigruppo della sua maggioranza, ascolta e si dice d’accordo sulla necessità di rivedere la compagine. Come? Lo si deciderà dopo l’11 giugno. Il prossimo appuntamento non è ancora fissato ma, si è detto, ci si aggiornerà dopo il primo turno. Tempo per tarare il peso dei partiti, per capire come riequilibrare le forze in giunta e capire se spostare l’asticella temporale ulteriormente, oltre i ballottaggi, oppure no. Sino ad ora il valzer dei nomi è sempre lo stesso e coincide con i settori dove i capigruppo chiedono di aggiustare il tiro: sanità e ambiente su tutti. La guida tecnica di Ruscitti alla Sanità, si è detto, è forte ma ne occorre una politica. Ciò si traduce con la nomina di un assessore, ipotesi sino ad ora sempre respinta dal governatore. L’ambiente, poi, è una priorità, con il ciclo dei rifiuti non ancora chiuso e con le emergenze ancora in atto, come l’Ilva, sulla quale la Regione non ha poteri decisionali ma, per gli alleati, deve far sentire comunque la propria voce.
