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Lecce, Rizzo: “Samb pericolosa, ma resto fiducioso”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) Il Lecce vede il traguardo dei quarti di finale, ma deve vincere il testa a testa con la Sambenedettese. I giallorossi hanno un piccolo vantaggi: due risultati su tre, pareggio e vittoria; i marchigiani devono solo vincere. Facile immaginare una formazione ospite all’arrembaggio. Il Lecce, invece, deve badare a non perdere, ma senza gestire. “E’ una partita fondamentale per proseguire il nostro cammino in questi play off – afferma Roberto Rizzo, allenatore del Lecce, nella sala stampa Sergio Vantaggiato del Via del Mare -, la mia squadra vuole andare avanti. Avremo grande rispetto per un avversario che ci ha messo in difficoltĂ ”. Domenica scorsa, al Riviera delle Palme, il tecnico giallorosso ha avuto conferma delle impressioni avute alla vigilia di questa sfida. “Il centrocampo è il loro reaprto piĂą forte – ribadisce -, Bacinovic lo conoscevo giĂ , ma hanno i due interni che spingono molto e sono propositivi. Di Mancuso che si può dire di piĂą? SarĂ  una partita intensa e cercheremo di non ripetere qualche errore commesso in uscita anche a causa di un fondo non proprio perfetto. Il gol subito ha evidenziato un errore che dovremo correggere in fretta.  Non dobbiamo abbassare la concentrazione altrimenti subiamo l’avversario che ci ha costretti ad allungarci. Inoltre dovremo essere bravi a conquistare qualche seconda palla in piĂą”. l tecnico giallorosso potrebbe confermare lo stesso undici di partenza, ma non esclude qualche ritocco. “Parlerò con loro – afferma -, non ci sono grandi problemi, ma mi accerterò bene delle loro condizioni. La squadra di partenza mi ha soddisfatto, ma è lecito attendersi qualcosa in piĂą”.In attacco sembra scontata la conferma di Caturano, che dovrebbe essere preferito a Marconi. “Sono due giocatori differenti – continua -, bravi tutti e due, sacrificati entrambi per il modo in cui giochiamo: Caturano è forse un po’ piĂą bravo ad attaccare la profonditĂ  mentre Marconi è piĂą bravo in appoggio; secondo me non è che qualcuno abbia piĂą dell’altro, sono due giocatori che ti danno la possibilitĂ  di variare il modo di giocare in avanti. Non è escluso che possano giocare insieme in determinati frangenti”. Una grossa mano sarĂ  data dal pubblico del Via del Mare. “Quello che San Benedetto è stato per noi, il Via del Mare deve essere per loro. I tifosi devono darci una mano sostanziale – aggiunge -, in campo sentiamo, eccome, la gente che ci spinge, questo alla fine può fare la differenza”.

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