LECCE- Ne mancano 81. Tanti, tantissimi: sono i Comuni leccesi in cui non è ancora possibile esprimere sulla carta d’identità la volontà di donare gli organi e i tessuti. Da qui l’appello a mettersi al passo con la possibilità prevista già sette anni fa, con una legge risalente al 2010 e modificata tre anni dopo. L’invito agli enti arriva dall’Aido, l’associazione dei donatori di organi, come anche dai giovani di Forza Italia. E la motivazione è semplice: garantire a tutti la possibilità di evitare di far ricadere una scelta così dolorosa sui propri familiari. A raccogliere e registrare la dichiarazione sono gli Uffici anagrafe di quegli enti che sono interconnessi con il Sistema informativo Trapianti. Al momento sono solo 14 i Comuni che hanno sottoscritto il protocollo. Domenica, sarà la volta di Sannicola. Da dieci giorni, il servizio è attivo a Muro Leccese. Già operativo, invece, a Melissano, Scorrano, Corigliano d’Otranto, Castrignano de’ Greci, Minervino di Lecce, Uggiano La Chiesa, Monteroni, Specchia, Surbo, Salve, Arnesano e Taurisano. A Lecce e Cutrofiano, poi, è in corso la formazione degli impiegati. Un passaggio burocratico, nulla più. Ma un servizio cruciale, per facilitare la donazione di organi.