Politica

Lotta alla povertà, Salvemini: “nell’ex clinica De Franchis, un centro d’accoglienza”

LECCE – “Una città moderna risponde al disagio sociale con l’inclusione: per questo occorre avviare un welfare collaborativo“. In tema politiche sociali e lotta alla povertà il candidato sindaco del Centrosinistra a Lecce Carlo Salvemini ha le idee chiare e le espone alle porte della ex clinica De Franchis in via Lequile. Perchè è proprio lì che immagina di far nascere la “Casa delle Genti”, un centro di pronta accoglienza per persone senza fissa dimora.

Per questo sosterremo l’iniziativa del Gus -spiega Salvemini-  Gruppo Umana Solidarietà, Organizzazione non governativa riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri, che lì intende realizzare un centro di prima accoglienza per i senzatetto a Lecce”.

Per rafforzare il ruolo dell’amministrazione nell’Ambito territoriale sociale, nella sua squadra di governo non vuole una figura politica, bensì un tecnico: con esperienza e lontano da secondi fini.

Un osservatorio permanente sui bisogni sociali sarebbe più che auspicabile -conclude- basterebbe coinvolgere il mondo del volontariato e dell’associazionionismo attivo: una rete di operatori della solidarietà“. Nel suo progetto poi non dimentica chi in passato ha sbagliato: “perchè includere vuol dire anche reinserire il bisognoso come il detenuto -specifica- per quest’ultimo servono percorsi riabilitativi finalizzati all’integrazione sociale. C’è un vuoto da colmare in tal senso inspiegabile: per questo siamo pronti a firmare un protocollo d’intesa con la Casa Circondariale di Borgo San Nicola“.

Articoli correlati

Pagliaro carica il Salento: entusiasmo e sprint finale verso le urne

Redazione

Gallipoli, Pagliaro inaugura il comitato elettorale e lancia la sfida per un Salento protagonista

Redazione

Taranto. Riflettere, valutare, votare: una scelta di civiltà

Redazione

Inchiesta su elezioni politiche 2022 a Taranto, 7 indagati

Redazione

“Ama la tua terra come te stesso”: tappa a Campi Salentina

Redazione

Decaro-Emiliano, è davvero pace? L’abbraccio non scioglie le tensioni

Redazione