LECCE- Più di 800mila ore di cassa integrazione sono state richieste dalle aziende della provincia di Lecce nel primo trimestre del 2017. L’aumento riguarda in particolare la cig straordinaria, +21,6 per cento, mentre risultano in diminuzione la cig ordinaria (-14,8) e in deroga (-17,2). Complessivamente, nei primi tre mesi dell’anno l’Inps ha autorizzato 800.510 ore. È dunque, ancora una volta, un quadro preoccupante quello che emerge dal 3°Rapporto Uil – Servizio Politiche del Lavoro, elaborato sulla base dei dati Inps.
A livello regionale, il dato leccese relativo al mese di marzo (+529%) è secondo solo a quello registrato nella provincia di Foggia (+1.198%); seguono Taranto (+456%), Brindisi (+170%) e Bari (-17%).
“L’emorragia di posti di lavoro – commenta il segretario generale della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto – pare senza freni. La situazione attuale obbliga le istituzioni a reagire alla caduta libera della nostra economia affinché i lavoratori, i giovani e i cittadini possano riacquisire la fiducia persa”.