MELENDUGNO- Nessuna preoccupazione per gli ulivi espiantati dal cantiere Tap in località San Basilio. Sono curati seguendo le più adeguate pratiche agronomiche. La precisazione arriva dalla società che sta realizzando il gasdotto nella marina di San Foca. Gli alberi, già trasferiti nell’area di stoccaggio di Masseria del Capitano, sono curati in perfetta aderenza al Piano di Gestione approvato da diversi uffici della Regione Puglia.
Le critiche che si ascoltano in questi giorni, dicono i manager di Tap, sono a dir poco fantasiose:
-Il Piano di gestione degli Ulivi previsto dalla Prescrizione A29 del Decreto di Compatibilità ambientale del gasdotto TAP è stato approvato, in qualità di Ente vigilante, dalla Regione Puglia attraverso una procedura che ha coinvolto anche la Commissione Ulivi Monumentali.
-Le operazioni di trasferimento e messa a dimora temporanea sono state condotte dalla ditta Mello di Carmiano, azienda vivaistica conosciuta e radicata su un territorio ad alta vocazione olivicola e le operazioni di posizionamento degli alberi avvengono sotto la supervisione di un dottore agronomo a garanzia che tutte le corrette pratiche siano effettivamente intraprese.
-La zolla contenente l’apparato radicale di ogni singolo ulivo è stata adeguatamente racchiusa in un telo di juta con la finalità di contenerla nella sua interezza evitando ogni rischio di rottura
-Al termine delle operazioni di trasferimento di tutti i 211 ulivi di cui è già autorizzato lo spostamento dall’area di cantiere del microtunnel e, auspicabilmente, anche dei 16 ulivi monumentali per i quali si è in attesa del parere della Commissione Ulivi Monumentali si procederà alla erezione di un canapy (una sorta di baldacchino in rete fitta) protettivo rispetto agli insetti vettori del batterio Xylella Fastidiosa.
