BARI- È umiliante che otto chilometri di gasdotto diventino un problema geopolitico: così il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in riferimento alla parte italiana del gasdotto transadriatico (Tap) all’evento “Going to G7 Energy” organizzato al Centro studi americani di Roma. “Il Tap è fondamentale ed è un caso emblematico. Siamo in una fase cruciale, speriamo bene. A Baku (in Azerbaigian, nel corso del Terzo consiglio sul Corridoio meridionale) ho subito la più grande umiliazione della mia vita”, ha detto Calenda, secondo cui durante la riunione è emerso che Albania e Grecia avevano completato tutte le procedure, mentre l’Italia solo quelle a livello del governo centrale.