LECCE- Per i prossimi tre anni, il rettore Vincenzo Zara pensa in grande: una Università sempre più internazionale e in grado di uscire dall’angolo della provincia. Non sarà facile ma si parte da un dato positivo: l’ateneo salentino ha il suo appeal, se nell’ultimo triennio ha registrato un +4 per cento di immatricolazioni, in controtendenza rispetto al resto di Puglia e d’Italia. Dopo gli anni del crollo delle iscrizioni, a partire dal 2007, ora gli iscritti regolari sfiorano i numeri degli altri atenei italiani.
Nel pomeriggio, ad Ecotekne, il punto sul bilancio dei primi tre anni di mandato. Non tutto è andato liscio. La protesta dell’associazione studentesca Link si è fatta vedere, con uno striscione: “49 milioni andati in fumo. Zara qual è il piano B?”. Il riferimento, chiaro, ai fondi revocati per l’edilizia scolastica. Solo 14, ad oggi, sono stati ottenuti. E su questo non sono mancate neanche le frecciate dell’ex rettore Domenico Laforgia.
Ci si batterà ancora per ottenere i restanti milioni di euro, inizialmente stanziati da Roma e necessari per la manutenzione degli edifici e la programmazione di nuovi interventi, come ha ricordato il direttore amministrativo Emanuele Fidora.
