LECCE- “Se non ti metti alla pari stai attento a tua figlia”: con una di queste frasi di minaccia, Stefano Politi, 38 anni, di San Cesario, avrebbe cercato di taglieggiare l’imprenditore neretino Sergio Scorza. Il pm Roberta Licci ha chiesto il rinvio a giudizio per l’imputato, su cui pende l’accusa di tentata estorsione. Vittima il socio unico della Coges Ses, molto attivo nel campo energico, nel settore agrituristico e immobiliare e proprietario del ristorante Blue Salento di Gallipoli, dato in gestione alla società di cui Politi è socio. È lì che il 38enne lavora anche come chef. E, secondo gli inquirenti, sono sue le tre telefonate anonime che, tra febbraio e agosto 2015, sarebbero state dirette “in modo non equivoco a costringere con la minaccia a pagare una imprecisata somma di denaro”. “Sergio…la casa sull’albero…spariamo sugli uccelli…spariamo su di te… prepara i soldi”; “mo ti impiccimu la villa”. Sono queste le parole usate.
A quella richiesta estorsiva l’imprenditore non ha ceduto, denunciando l’accaduto ai carabinieri. Al 4 marzo 2015 risale anche l’attentato incendiario: è stato cosparso di benzina il cancello di legno della sua tenuta, in contrada Corillo a Galatone.
Se responsabile di tutto ciò sia proprio Politi sarà la magistratura a chiarirlo. Intanto, il 20 aprile, il gip Michele Toriello deciderà se per lui si aprirà il processo.