UGGIANO LA CHIESA-Più volte condannato per emissione di assegni a vuoto, truffa in concorso, estorsione, bancarotta fraudolenta, detenzione, acquisto di stupefacenti, nonché per costituzione, direzione o finanziamento di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, oggi lo Stato gli presenta il conto. La Direzione Investigativa Antimafia di Lecce ha proceduto alla confisca dei beni di Carmine MONTEFORTE, 55enne di Uggiano La Chiesa, condannato alla pena complessiva di 25 anni circa di reclusione, così come stabilito con un provvedimento di cumulo del Procuratore Generale della Repubblica di Lecce.
I beni sottoposti a vincolo ammontano ad un valore stimato in oltre 1.200.000 euro. Si tratta di 12 immobili (3 appartamenti, 3 depositi, 1 villa, 1 posto auto, 1 garage, 1 fabbricato in muratura a secco e 2 terreni), 4 aziende (3 interi compendi aziendali e 1 bar), 1 veicolo aziendale, l’intero capitale sociale di una società di capitali, 1 conto corrente aziendale. Il provvedimento di confisca è stato emesso dal Tribunale di Lecce dopo proposta di misura di prevenzione patrimoniale della Direzione Investigativa Antimafia di Lecce a conclusione di articolate e complesse indagini patrimoniali delegate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia.
MONTEFORTE è stato, tra l’altro, arrestato nel 2014 in quanto coinvolto nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Froth” con la quale fua smantellata un’articolata organizzazione criminale operante nel territorio salentino volta al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo essere stato arrestato ed aver ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari, finì di nuovo in carcere per evasione. Il Tribunale ha disposto anche la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale per la durata di anni tre.