LECCE- “I soldi delle multe impiegati per arredare la sala riunioni del Comando di Polizia Municipale di Lecce. Atto illegittimo”, secondo il capogruppo Pd a Palazzo Carafa Paolo Foresio “Perché, come recita l’articolo 208 del Codice della Strada, gli introiti delle sanzioni pecuniarie devono essere reinvestiti per manutenzione e sicurezza delle strade, ammodernamento della segnaletica, assunzioni stagionali dei vigili urbani, Fondo di incidentalità notturna,interventi a favore della mobilità ciclistica e corsi di educazione stradale”.
Ad essere contestata da Foresio è la determina dirigenziale del 24 novembre scorso con la quale il Comune ha liquidato una fattura per 18.824 euro, a seguito di gara tramite il Mepa. “Tra gli arredi acquistati- dice Foresio- anche un pregiato tavolo riunioni dal costo di 6.000 euro. Si tratta quindi dell’ennesima forzatura amministrativa di una Giunta che continua a sperperare risorse pubbliche. Chiederò al comune di revocare immediatamente quell’atto. E se la sala riunioni è proprio necessaria, di impiegare altri capitoli di spesa”.
Il Comandante della Polizia Municipale non ci sta e replica al consigliere d’opposizione: “Nell’articolo 208 è previsto che gli introiti delle sanzioni vengano impiegati per l’attività funzionale e operativa della polizia municipale e la sala riunioni lo è- dice Donato Zacheo. È annessa alla sala operativa dotata di nuove strumentazioni tecnologiche ed è necessaria al coordinamento di uomini e mezzi sul territorio. Il tavolo di cui parla Foresio è una scrivania da 20 posti necessaria per le riunioni che sino ad ora si sono tenute nel mio ufficio ed è costato meno di 4 mila euro. Per questo rientra a pieno titolo nell’attività operativa della polizia municipale. Per quanto riguarda il reimpiego del denaro delle multe è tutto trasparente -dice Zacheo- ed è agli atti dell’amministrazione. Sul fronte corsi di educazione stradale li facciamo sempre a costo zero – continua il Comandante– incontrando periodicamente le scolaresche, organizzando seminari e con l’alternanza scuola- lavoro facendo partecipare gli studenti alle nostre attività. Niente di assurdo quindi, anche perché la spesa è stata fatta in seguito ad una regolare gara pubblica”.