LECCE- Il giudice respinge l’istanza di fallimento presentata per Alba Service, vizi di procedura la motivazione. Scontro in mattinata durante la commissione riunita a Palazzo dei Celestini. Nel bilancio 2016 sono previsti 2 milioni di euro per la partecipata
Alba Service non può fallire. La notizia del rigetto della richiesta di fallimento della partecipata da parte del giudice Alessandro Silvestrini per i lavoratori è ottima, ma non ha raffreddato gli animi e a palazzo dei celestini è ancora una volta scontro tra i lavoratori, consiglieri, dirigenti, riuniti nella seconda commissione presieduta dal consigliere d’opposizione nunzio dell’abate.
L’istanza di fallimento, presentata dal presidente del collegio sindacale Filippo Calò ha dei chiari vizi di forma. A questo si aggiunge la bocciatura di alcuni articoli della riforma Madìa che riguardano il fallimento delle partecipate, per cui spiragli aperti, si ricomincia, innanzi tutto con la richiesta, avanzata a gran voce da tutti, della necessità da parte di Gabellone di nominare un nuovo liquidatore.
E poi sul tavolo l’altro nodo: quello degli stipendi, che i lavoratori non vedono da 18 mesi e dello stanziamento di finanziamenti che pur essendo entrati nelle casse della provincia, così come ha sottolineato tra le polemiche il dirigente del settore finanziario Pantaleo Isceri, sono ritornati a roma, utilizzati per compensare il bilancio. 2 milioni di euro, come annunciato, sono previsti nel bilancio 2016 della Provincia. Sarà questo il punto di partenza da cui ricominciare?