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Tassa sulla benzina, Giannini: “Il 42% dei bus si fermerà nel 2019”

BARI- La tassa sulla benzina sarà introdotta nel 2018 e si rende necessaria perché su 2500 bus circolanti in Puglia, 450 di questi hanno oltre 23 anni. Dopo le polemiche divampate per l’annuncio del ritorno dell’accise della benzina, rese dalla giunta sabato scorso, l’assessore ai Trasporti Giannini interviene per chiarire il perché della decisione: il 18% dei mezzi in circolazione ha molto più di 15 anni, mentre un altro 25% pari a 630 vetture è prossimo a divenire obsoleto. “I bus – ha spiegato Giannini – sono insicuri e inquinanti”. Nel 2019, in più, i bus Euro 0 non potranno pi circolare, questo vuol dire che il 42% di quelli pugliesi dovrà fermarsi. Soldi per ammodernare il parco autobus non ce ne sono, lo Stato finanzia il trasporto pubblico con 4,9 milioni di euro a fronte di un fabbisogno di 6,3 milioni di euro. La Regione si fa carico – ha proseguito l’assessore – di stanziare per il trasporto pubblico locale 1,93 milioni per il Comune di Bari e 637mila euro per Lecce sino al 2018, salvando i bilanci delle amministrazioni stesse. Di qui – ha concluso – oltre ai cofinanziamenti europei e regionali già stabiliti, si rende necessaria l’introduzione di una tassa di scopo.

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