BARI-La Prima Sezione della Corte di Appello di Bari ha assolto con formula piena, “per non aver commesso il fatto”, Sandro Frisullo, già Vice presidente e Assessore alla Sviluppo Economico della Regione Puglia dall’accusa di turbativa d’asta per la gara inerente la fornitura di strumentario neurochirurgico alla ASL di Lecce.
Nel gennaio scorso, la Corte di Cassazione aveva annullato con rinvio la condanna di Frisullo per il reato oggi giudicato nuovamente dalla Corte di Appello di Bari, che lo ha assolto nel merito nonostante il decorso, nelle more, della prescrizione.
Si tratta dell’ultima delle imputazioni che determinarono l’arresto dell’esponente del Pd alla vigilia delle elezioni regionali del 2010, a seguito delle accuse formulate nei suoi confronti da Gianpaolo Tarantini. Negli anni scorsi Sandro Frisullo era già stato assolto con rito abbreviato da tutte le altre contestazioni a suo tempo poste a fondamento dell’ordinanza di custodia cautelare (associazione per delinquere, millantato credito, corruzione, concorso in abuso d’ufficio), con la sola eccezione di una turbativa d’asta relativa ad altra fornitura in favore della ASL di Lecce, confermata dalla Cassazione.
Per lo stesso reato, tuttavia, il Tribunale di Bari nei mesi scorsi ha assolto definitivamente gli imputati giudicati con rito ordinario “perché il fatto non sussiste”, ritenendo che la stessa procedura di gara sia stata del tutto regolare. La difesa ha infatti annunciato istanza di revisione del processo: “intendiamo dimostrare non solo che Sandro Frisullo non ha commesso nessun illecito, come abbiamo sempre sostenuto nel corso di questi anni, ma che ai suoi danni è stata perpetrata una grave ingiustizia, alla quale va posto rimedio”, ha dichiarato l’Avv. Michele Laforgia, che ha assistito Frisullo fin dalla fase cautelare.
