Cronaca

Tettoia liberty tra rovi e animali: il suo recupero solo sulla carta

LECCE-  La sua storia ha accompagnato quella della lecce moderna.  Sin dal 1898 la tettoia liberty ha decorato il mercato coperto della città che all’epoca si trovava tra i bastioni del castello Carlo V. Quando il mercato di frutta e verdura fu dismesso e i commercianti trasferiti altrove, la tettoia, voluta dall’allora sindaco giuseppe pellegrino, fu smontata e inviata a Vicenza per essere restaurata.
Ma una degna ricollocazione non ci fu mai più, e questo è quello che oggi è diventata: un ammasso di lamiera tra i rovi, abbandonato nel parco del Coni. Il denaro usato per il restauro buttato al vento perché pioggia e intemperie l’hanno danneggiata ancora. Eppure la soprintendenza ai beni culturali ha stabilito che l’opera è un bene da proteggere e tutelare, ma a giudicare da queste immagini, in molti se ne sono dimenticati.

A guardarla in pezzi, è difficile anche immaginare ciò che era e ciò che potrebbe essere.  Secondo recenti progetti dovrebbe essere recuperata e sistemata nell’area dell’ex caserma massa o piazza Tito Schipa, ad abbellire il progetto di un grande centro aggregativo e commerciale cittadino, al momento ancora, solo sulla carta. E mentre nel coni si inaugura la moderna tensostruttura in legno che garantirà divertimento e sport, i rottami della tettoia giacciono accantonati come le cose vecchie, che non hanno più valore e che devo lasciare il posto al nuovo. E più passa il tempo, più la ghisa e il ferro diventeranno vecchi, e dargli una nuova vita sarà difficile. Il destino della tettoia sembra essere ormai segnato. Da anni ormai è un rifiuto ingombrante abbandonato alle intemperie che nessuno ha voglia di rimettere in piedi.

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