LECCE- L’«isolamento» dell’alunno della scuola di Soleto, è solo la punta di un iceberg ben più profondo. Come fa sapere salutesalento, i quattro poli di neuropsichiatria dell’infanzia di Lecce, Nardò, Maglie e Gagliano del Capo, hanno in cura 5mila pazienti sui 136mila residenti (da zero a 18 anni). A Scorrano c’è un Day Hospital. La prevalenza dovrebbe essere di 1 ogni 2000 soggetti (in Usa) invece a Lecce siamo 1 ogni 68, al più 1 ogni 100.
Da qui l’appello del primario Angelo Massagli, nella sua veste di segretario regionale della sezione Apulo Lucana della Sinpia (la società italiana della neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza): «Chiediamo al Ministero e alle Regioni – dice Massagli – di garantire la presenza omogenea in tutto il territorio nazionale di un sistema integrato di servizi di Neuropsichiatria Infantile, sia in termini di professionalità che di strutture, in grado di operare in coerente sinergia con pediatri, pedagogisti clinici, psicologi consultoriali e altre figure professionali…Per fare fronte alle richieste siamo solo in 4, uno per ogni polo – spiega il segretario di Snpia – Ne occorrerebbero almeno 12 – 15. Il regolamento sull’autismo della regione dovrebbe partire adesso».
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