LECCE- Sarà giudicato in abbreviato Francesco De Sario, il 58enne di Terlizzi alla guida del tir che lo scorso 12 dicembre scatenò l’inferno lungo la statale 379 che collega Brindisi a Bari, all’altezza di Fasano. Cinque le vittime di quel drammatico incidente. Tra loro la piccola Viola, figlia del consigliere regionale M5S Cristian Casili.
Quel giorno, l’autoarticolato, con una cisterna carica d’olio si è ribaltato superando lo spartitraffico e finendo di traverso sulla carreggiata opposta. Da qui lo schianto con tre auto: una Opel Corsa, una Peugeot Aygo, all’interno della quale è deceduto Leonardo Orlandino, 21 anni, portiere del Real Paradiso di Brindisi, squadra brindisina che milita nel campionato di prima categoria, e una Opel Zafira, su cui viaggiava una famiglia di Tuglie. Quattro delle cinque vittime erano a bordo dell’auto, tra loro la piccola di appena cinque anni, deceduta all’ospedale di Ostuni, per lei inutile è stata la corsa disperata in ambulanza. Morti anche i nonni 71enni, Vito Muscatello e Rosetta Minerva e la sorella di quest’ultima, Anna Maria, di 80 anni. Ferita gravemente invece la madre della bambina.Illeso invece il conducente del tir.
Sull’immane strage si è presto aperta un’inchiesta che ha portato in un primo momento De Sario in carcere con l’accusa di omicidio colposo plurimo. Poi è tornato in libertà: il pm aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato poi tramuto in istanza di patteggiamento rigettata dalla Procura. Adesso il prossimo passo sarà il giudizio in abbreviato: De Sario si presenterà davanti ai giudici il prossimo 31 gennaio.