FOGGIA- E’ stata emessa dal Tribunale di Trani la prima ordinanza con cui una docente di Manfredonia, causa algoritmo impazzito del Miur, era stata trasferita in Friuli Venezia Giulia. Dopo tre udienze il Giudice le ha dato ragione riportandola in Puglia.
“Una sentenza che potrebbe avere un effetto domino– come dichiara lo stesso Segretario Generale della UIL Scuola Puglia Gianni Verga- con l’inevitabile conseguenza che il sistema scolastico andrà in tilt”.L’anno scolastico è iniziato e il rischio è che, in corso d’opera, gli alunni si ritrovino a cambiare docenti: stato di diritto e strategia didattica viaggiano così di pari passo sì, ma a ritroso.
A nulla sembrerebbero essere valse le richieste della UIL Scuola relative alla revisione dei trasferimenti e le circa mille richieste di conciliazione in Puglia e per la Puglia, con una notevole percentuale di docenti salentini.
Naturalmente, ogni sentenza che i Giudici emetteranno avrà effetto anche sui controinteressati: rischio che potrebbe essere scongiurato soltanto con una marcia indietro del ministero.Intanto i banchi si riempiono ma a svuotarsi sono le cattedre.
Il gioco dei quattro angoli irrompe nella didattica ma ad ostacolare possono esserci migliaia km di distanza. Nell’intervallo di scambio tra docenti, quell’attesa e quei ricorsi che non garantiscono la continuità pedagogica, pilastro della vecchia e tradizionale scuola buona.
A dispetto della cara vecchia proprietà commutativa si direbbe proprio che ci sono volte in cui, invertendo l’ordine delle parole, il risultato cambia.
E.Fio
