LECCE-“Tremila famiglie in odore di sfratto e a volte un cuore grande non basta“. Un dato allarmante che Don Attilio Mesagne, occhi negli occhi, aveva confessato preoccuparlo molto. Una caritas con spalle larghe ma “alcune questioni cadono troppo presto nel dimenticatoio– aveva detto-vittima del gioco delle parti che piuttosto che stingersi la mano avviano un braccio di ferro“. Sul tavolo, in attesa di scorrere, una graduatoria che spinge ad una giustizia fai da te.
Su Tremila alloggi ArcaSud 500 sono occupati abusivamente, stessa sorte per 40 alloggi popolari sui 600 totali di proprietà del Comune.
“3mila sfratti in tutto ma compresi i privati– ha chiarito l’Assessore Attilio Monosi- un dato comunque allarmante ma bisogna spartirsi le responsabilità ”.
Lo sfratto estivo, tra temperature insostenibili e rallentamenti burocratici, potrebbe essere un nodo da sciogliere in accordo con Arca. Un compromesso che l’Assessore tenta da avviare ma da leggersi sempre in chiave umanitaria e attuabile solo laddove non collida con la norma sovrana, spiega.
“Oggetto di dibattito giudiziario è invece il tema delle case parcheggio– continua Monosi- lì dove la legge ragionale stringe la morsa, noi abbiamo tentato di intervenire per allargare il bacino di utenza e snellire le brutture, con appositi criteri stabiliti in una delibera approvata in consiglio all’unanimità ”.
Un accordo che stenta ad essere suggellato. I conti intanto sono presto fatti: 3mila e 600 case e più di 500 residenti abusivi. Un via vai tra assegnatari e occupanti, qualcuno in rispettoso silenzio sosta in lista d’attesa, qualcun altro è pronto fuori dalla porta. Una qualunque però, la prima disabitata a disposizione.
E intanto il gatto continua a mordersi la coda. E la legge, quella lenta, quella fatta di controversie, non aiuta
