LECCE- Pesanti come un macigno le parole del prefetto di Lecce Claudio Palomba soprattutto a stagione estiva ormai iniziata e il Salento è chiamato a dare prova di tenuta, a dimostrare di saper reggere al consueto boom di turisti. Un giro d’affari sul quale, secondo il prefetto, ha già messo gli occhi la camorra.
Parole che scuotono il mondo politico, con l’intervento del vice ministro Bellanova che ha chiesto un incontro con Alfano e il consigliere regionale Casili che sollecita un faro anche sulle speculazioni post xylella, ma soprattutto quello imprenditoriale. “Solo elevando la qualità dell’offerta possiamo contrastare gli appetiti della mafia campana e della criminalità in genere”, dice Giuseppe Coppola Presidente sezione Turismo di Confindustria
Mauro Della Valle, Presidente di Federbalneari , tra i promotori dell’accordo sulla sicurezza, parla di una cultura della legalità che deve essere praticata a tutti i livelli.
Ma allora come si può evitare che la risorsa più grande del Salento, il suo turismo, diventi un boomerang per il territorio? Attraverso il coordinamento di politica e imprenditoria, facendo ognuno la propria parte.