LECCE- La cartella di pagamento di Equitalia è nulla se Equitalia non dimostra il contenuto della busta raccomandata, cioè il plico raccomandato spedito per posta. Non è sufficiente quindi la produzione, in caso di contestazione davanti ad un giudice, presentare il solo avviso di ricevimento o documentazione in fotocopia.
E’ stata la Commissione tributaria provinciale di Crotone , con la recente sentenza dell’8 febbraio 2016 a fissare il principio. Un orientamento giurisprudenziale, commenta l’avvocato Maria Leo, dello Studio tributario Leo, importante per i contribuenti. È onere del mittente fornire la dimostrazione dell’esatto contenuto della busta raccomandata a cui ha notificato la cartella di pagamento al contribuente. In difetto di tale prova la cartella deve dichiararsi nulla per mancato raggiungimento del presupposto dell’avvenuta notifica.
Nel caso di Crotone il contribuente ha contestato l’esistenza di alcune cartelle di pagamento di cui era venuto a conoscenza solo con l’estratto di ruolo. Questa la prova, insieme alle fotocopie degli avvisi di ricevimento fornita invece da Equitalia, che il giudice non ha ritenuto sufficiente. Avrebbe dovuto, Equitalia, provare l’esistenza di quanto contestato, producendo gli originali delle cartelle e degli avvisi di ricevimento delle raccomandate. Le fotocopie quindi, non sono una prova.
Ma c’è di più, commenta l’avvocato Leo, l’avviso di ricevimento della raccomandata spedita per posta non assicura l’esatto contenuto della busta, né la corrispondenza tra l’originale e la copia notificata. La cartella quindi, in questo caso, può essere annullata.
