BARI-Il Consiglio dei ministri ha deliberato l’impugnativa della legge della Regione Puglia n. 7 dell’11/04/2016, “Misure di tutela delle aree colpite da Xylella fastidiosa”. Lo rende noto un comunicato della presidenza del Consiglio.
La norma a cui si fa riferimento è quella votata in Consiglio il 31 marzo e che introduce il vincolo del mantenimento della destinazione agricola per sette anni dei suoli colpiti dal batterio. Frutto di una proposta del consigliere regionale Pd Sergio Blasi, è stata oggetto di una prima bocciatura in commissione e poi di una lunga trattativa seguita dall’assessore all’Urbanistica Annamaria Curcuruto.
L’impugnativa è stata decisa in quanto la norma, istituendo un vincolo di natura urbanistica su determinate aree, si ritiene in violazione dell’articolo 117, terzo comma della Costituzione, con riferimento alla materia “produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia”. Inoltre, il governo ritiene che la legge violi il principio di uguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione e che leda altresì gli articoli 41, 42 e 43, Cost., che tutelano la libera iniziativa economica e la proprietà privata, nonché i principi comunitari in materia di libera circolazione delle persone e di stabilimento, di cui agli articoli art. 43 e 49 del Trattato U.E., violando pertanto anche l’articolo 117, primo comma, della Costituzione.
La norma, porrebbe degli ostacoli alla realizzazione del gasdotto tap, l’infrastruttura ricade, infatti, nelle aree infette.
Di Xylella si è discusso questo pomeriggio in Procura, la prospettiva è la richiesta del dissequestro delle aree interessate, ma il problema è ora come motivare la richiesta alla luce della sentenza della corte delle scorse ore. La valutazione è stata rinviata alla prossima settimana