LECCE- Amministrative 2016: urne aperte dalle 7 alle 23 per il rinnovo dei consigli comunali e dei propri sindaci. Sono 59 i comuni in Puglia chiamati al voto. 23 in provincia di Lecce. Occhi puntati su Nardò e Gallipoli. Poi si continua con: Trepuzzi, Ugento, Cavallino, Taviano, Taurisano, Lizzanello, Cutrofiano, Melissano, Alliste, Alessano, Collepasso, Poggiardo, Castrignano del Capo, Sogliano Cavour, San Pietro in Lama, Diso, Caprarica di Lecce, Nociglia, Cannole, Patù, infine troviamo Sanarica, con un solo candidato.
Nel Salento, l’unico Comune capoluogo chiamato alle urne è Brindisi, seguono Fasano, Cisternino e San Pancrazio. Nel Tarantino sono invece undici i Comuni chiamati a rinnovare i propri Consigli: Massafra, Ginosa, Statte, Roccaforzata, Avetrana, Fragagnano, Monteparano, Grottaglie, Laterza, San Giorgio Jonico, Torricella.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 7 alle 23, con eventuale turno di ballottaggio domenica 19 giugno (solo nei comuni con più di 15mila abitanti, nel leccese Gallipoli e Nardò). Per votare è necessario presentare un documento di identità e la propria tessera elettorale.
Come si vota in comune fino a 15mila abitanti: Tracciando un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o su entrambi. Il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco.
Come si vota nei comuni con più di 15mila abitanti: Se si traccia un segno solo sul candidato sindaco, il voto viene attribuito solo al candidato sindaco. Se si traccia un segno su una delle liste collegate al candidato sindaco o sul candidato sindaco e su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco, il voto va a entrambi. Si può anche ricorrere al voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco e un altro su una lista non collegata. Sono entrambi voti validi.
NOTA:
Ci sono arrivate molte telefonate da alcuni Comuni impegnati al voto per denunciare che alcuni candidati starebbero pubblicizzando la propria vittoria in seguito ad un sondaggio di Telerama. Teniamo a precisare innanzitutto l’impossibilità di render nota ogni intenzione di voto, oltre a smentirne l’esistenza. Quindi ogni voce è da ritenersi infondata usando strumentalmente, da parte di qualcuno, la nostra centralità nell’informazione televisiva.