Cronaca

“Troppo simile a Rignano”, i sospetti della Regione sul ghetto di Nardò

NARDO’-Il ghetto di Nardò è troppo uguale a quello di Rignano Garganico. A dirlo ora è anche la Regione Puglia e più di qualche dubbio prende forma, nelle parole di Stefano Fumarulo, dirigente regionale della Sezione Politiche per le migrazioni: “La cosa che ci insospettisce di più – ha detto, da noi interpellato – è che molte persone sono arrivate in anticipo quest’anno e che, dopo l’abbattimento della ex falegnameria, le modalità e la velocità di costruzione delle baracche sono troppo simili a quelle viste a Rignano. Temiamo che, anche dopo quanto è accaduto nelle scorse settimane lì, i capi che storicamente hanno gestito il ghetto foggiano si siano spostati nel Salento o che ci sia stata comunque una commistione”.
Sospetti su cui tenere alta l’attenzione. Intanto, però, le soluzioni alternative tardano ad arrivare, mentre le condizioni dei lavoratori si fanno sempre più precarie. I tavoli convocati in Prefettura e in Regione, la scorsa settimana, sono entrambi saltati.

“Dobbiamo velocizzare le procedure – ammette l’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo –. Entro lunedì, sarò in grado di fornire un cronoprogramma”.  Quest’anno, non ci sarà più un campo tende, ma saranno allestiti dei container, “per circa 250-300 unità – dice Fumarulo – in base ai dati forniti dalla Prefettura. Ultima cosa da definire – aggiunge – è su quali terreni allocarli, visto che sia la Regione che il Comune ne ha alcuni di proprietà, non lontani dal centro abitato e in bilancio è già stanziata una somma per contributo trasporti, anche se ci auguriamo che, come annunciato proprio a Nardò dalla viceministra Teresa Bellanova, lo Stato faccia la propria parte”.

C’è il nodo dei tempi, che slittano mentre i bisogni sono urgenti. “20 giorni o 40 giorni, in base alle risposte che dobbiamo ricevere”, dicono da Bari. Per il prossimo anno, invece, appare certo che si cambierà completamente rotta: si pensa alla ristrutturazione di una ex manifattura della Regione, a 15 chilometri dalla città e con trasporto pubblico a disposizione. Nelle scorse ore, tra l’altro, nella Conferenza Stato- Regioni, è stato proposto di sottoscrivere un protocollo d’intesa, finanziato con il fondo Fami per l’immigrazione, tra sei Regioni italiane, per dare una sistemazione dignitosa ai migranti braccianti e tirarli fuori dai ghetti controllati dalla criminalità.

Articoli correlati

Blitz in carcere: sequestrati 22 smartphone e droga

Redazione

Schianto sulla tangenziale Est di Lecce: grave uno dei conducenti

Redazione

Umiliazioni e maltrattamenti nei confronti della moglie: condannato

Redazione

Assalto nella notte a Villa Convento: esplode il bancomat, banditi in fuga a mani vuote

Redazione

Insulti razzisti e minacce a scuola: nei guai quattro minorenni

Elisabetta Paladini

Aggredisce la compagna davanti ai figli per avere soldi: scatta l’allontanamento da casa

Redazione