Cronaca

Vertice forestale, da lunedì controlli a tappeto e multe da mille euro a chi non ara

LECCE- Il tempo sta per scadere: per chi non ha provveduto a trinciare l’erba o ad arare i propri campi, si preannuncia una pioggia di multe salatissime, di mille euro ciascuna.  I controlli a tappeto partiranno già lunedì, mentre dalla seconda settimana di maggio si cominceranno ad elevare le sanzioni amministrative. La strategia è stata decisa durante il vertice convocato in mattinata nella sede del comando provinciale del Corpo Forestale. A raccolta tutte le stazioni del territorio, per pianificare monitoraggi e azioni. Annunciata, dunque, la tolleranza pressocché pari a zero. Lo rimarca anche il comandante provinciale della Forestale, Jacopo Ristori.

Il vero problema sta nel fatto che la comunicazione sulle date da rispettare è stata piuttosto scarsa e molti cittadini non hanno idea di quanto stia per accadere. Così è passato finora quasi inosservato l’obbligo di sfalciare i campi e le aree urbane. E di farlo entro il 30 aprile prossimo. Altri due giorni, dunque, a cui si aggiunge la prossima settimana concessa come ultima chiamata prima della batosta. Poi, si diceva, saranno multe.

Quella delle arature o trinciature è una buona pratica necessaria imposta dalla Regione per abbassare la popolazione dell’insettore vettore del batterio Xylella fastidiosa. Il comunicato fitosanitario urgente risale a venti giorni fa, ma in molti Comuni è rimasto chiuso nel cassetto. Il nuovo piano di contrasto al disseccamento degli ulivi, poi, è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione solo il 26 aprile scorso.

Tuttavia, si ha fretta, perché il caldo è arrivato troppo presto quest’anno e la sputacchina ha messo in anticipo le ali. In parole povere, significa che il rischio di pungere i germogli degli ulivi e infettarli è considerato maggiore. Per questo entro fine mese si dovrebbe procedere con gli sfalci. L’ignoranza della legge non scusa: le multe saranno elevate ai sensi dell’articolo 54 del decreto legislativo 214 del 2005: al comma 23 stabilisce che “Chiunque non ottemperi alle prescrizioni impartite dai Servizi fitosanitari regionali ai sensi dell’articolo 50, comma 1, lettera g), e’ punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 500,00 euro a 3.000,00 euro”.

Il Servizio fitosanitario pugliese prevede che dappertutto nel Salento “è obbligatorio il controllo meccanico degli stadi giovanili dei vettori, sia nei terreni agricoli e extra agricoli che nelle aree urbane, attraverso le lavorazioni superficiali del terreno o trinciatura ed interramento della vegetazione spontanea”.

Inoltre, nella zona di contenimento del nord Leccese, oltre che a Torchiarolo, Cellino S. Marco, S. Pietro Vernotico e nei focolai puntiformi delle province di Brindisi e Taranto c’è un’aggiunta: sulle piante accertate come infette o con evidenti sintomi di disseccamento, vanno eseguite “potature straordinarie severe” entro il 15 maggio.

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