LECCE- La spazzatura non resterà di nuovo per strada. Lecce e i 26 Comuni del nord Salento non dovrebbero ritrovarsi nuovamente in difficoltà, come già accaduto tre settimane fa.
La discarica Cisa di Statte avrebbe dovuto chiudere i battenti in mattinata. Ha concesso all’Organismo di gestione d’ambito (Oga) di Lecce un’altra settimana di tempo. Otto giorni: tanto basta per consentire che i camion, fra una settimana, possano essere dirottati nell’impianto di Grottaglie, gestito dalla Linea Ambiente. Le necessarie analisi sui rifiuti saranno pronte, infatti, fra una settimana, visto che i campioni sono stati già prelevati nelle scorse ore, per precauzione.
Dunque, nei giorni in cui Statte resterà ferma, la spazzatura sarà comunque raccolta, lavorata nel biostabilizzatore di Cavallino e poi spedita a Grottaglie. In alternativa, i biotunnel non potrebbero essere svuotati e, di conseguenza, i rifiuti solidi urbani non potrebbero essere ritirati.
Di certo c’è, però, che Lecce si attendeva un passo in avanti dalla Regione, ma non c’è stato: aveva chiesto a Bari di elevare a 10mila, invece di 2.500, la soglia dei controlli sugli scarti in ingresso a Statte. Ma la firma su un’ordinanza apposita da parte del presidente Michele Emiliano non è arrivata. Almeno non fino a questo momento. Eppure, avrebbe consentito di allentare la morsa dell’emergenza e ad evitare che la filiera tornasse a incepparsi con cadenza bisettimanale.