CronacaEconomia

Nuovo plesso universitario in viale Calasso, No della Soprintendenza: “Nasca un parco”

LECCE- Il Ministero dei Beni Culturali, tramite la Soprintendenza alle Belle Arti, sbarra la strada alla costruzione di una nuova sede universitaria alle spalle dell’ex Sperimentale Tabacchi, in viale Calasso. È stato l’unico ente ad opporsi, di fatto costringendo poi la commissione locale Vas del Comune di Lecce, il 7 marzo scorso, a sottoporre il progetto a Valutazione ambientale strategica.
La Soprintendenza, il 12 febbraio 2016, ne ha sottolineato le “criticità”, “soprattutto in relazione all’area oggetto dell’intervento, per la quale la variante urbanistica prevede la trasformazione da zona tipizzata a verde privato o di pertinenza di edifici di interesse collettivo a F22 ‘attrezzature per l’istruzione superiore – università’, sottraendo alla città, in contrasto con gli attuali indirizzi di pianificazione urbanistica, la possibilità di realizzare un polmone verde in un contesto di riferimento identificabile come cerniera urbana.

Tale area – scrive ancora la Soprintendenza – costituisce uno snodo nevralgico nel contesto di riferimento, caratterizzato dall’armonico rapporto di articolazione tra gli edifici originariamente destinati alle lavorazioni dei tabacchi e le aree destinate alle colture sperimentali, l’area cimiteriale e le sedi dell’Università e l’ingresso alla Città. Inoltre per l’area è stata riconosciuta e ribadita l’importanza storico – testimoniale denominata giardino ‘Bonadie’, già previsto nel progetto originario della costruzione dell’ex Centro Ricerche Agricoltura, e poi realizzato, in quanto luogo fisico di sperimentazione colturale delle diverse varietà di tabacco. L’impianto del progetto nell’area indicata – conclude la Soprintendenza – concorrerà a modificare in maniera permanente l’equilibrio e il respiro del vuoto urbano che potrebbe essere valorizzato nella direzione della riconoscibilità del contesto quale nodo di scambio intersettoriale”.

In conferenza di servizi, invece, avevano già dato il proprio parere favorevole Asl, Regione, Arpa, Aqp, mentre il Comune, nel Consiglio del 3 novembre scorso, ha attestato la coerenza al Piano paesaggistico. Il progetto da 8 milioni di euro prevede la realizzazione di un nuovo edificio destinato ad ospitare le attività didattiche delle Facoltà Umanistiche, concentrando in un unico polo le lezioni che attualmente si svolgono in via Brenta e nell’edificio CNOS ex Salesiani. Nell’area verde alle spalle dello Sperimentale dovrebbe essere costruito un padiglione caratterizzato da una copertura lignea in corrispondenza dell’aula magna e delle aule di grande capienza, disposto su due livelli fuori terra e un piano seminterrato. Degli 11.186 mq attualmente disponibili, 6.322 dovrebbero essere lasciati a spazio verde, un giardino pubblico aperto a tutti, insomma. Per la Soprintendenza, non basta: si toglie ogni possibilità di un parco urbano collegato a quello che sta sorgendo di fronte, nell’ex Carlo Pranzo.

È un no, il suo, che si inserisce in un braccio di ferro più ampio, finito di fronte ai giudici. Quando l’UniSalento ha acquisito l’intero complesso immobiliare del Cra, infatti, sulla zona esisteva già un vincolo di interesse storico-artistico, che per l’Ateneo non poteva essere esteso anche a quella incolta retrostante, di fatto bloccando lì qualsiasi costruzione. È stato il Consiglio di Stato, l’11 marzo 2015, a far cadere quel vincolo, sdoganando il progetto edilizio. Che ora, però, dovrà fare i conti con un nuovo sbarramento. 

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