BRUXELLES- La scena è di una città in guerra. L’assetto è da guerra. Le vittime sono quelle, innocenti, di ogni guerra. Bruxelles è sotto attacco, nella morsa del terrore: alle 8,00 del mattino due esplosioni, poi si scoprirà che sono stati dei kamikaze a farsi saltare in aria, sventrano due punti dell’aeroporto di Zaventem, a 12 km dal centro della capitale europea. Poco dopo, altre due esplosioni nelle stazioni della metro di Maalbeek. 28 morti e decine di feriti. E’ il dato alle 13, poco prima che che arrivasse la rivendicazione dell’Isis.
In Belgio ci sono tanti italiani, tantissimi salentini. Una di loro è Alessandra Coppola, giovane regista documentarista che vive a Bruxelles da 14 anni. Al momento delle esplosioni nelle stazioni, lei era nella metro. Non vicina, per fortuna. Ma appena è uscita dal treno, la Polizia ha fatto scappare lei, come gli altri passeggeri, evacuando e chiudendo tutte le stazioni ferroviarie.
L’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri raccomanda agli italiani presenti a Bruxelles di non effettuare spostamenti, è inoltre attivo il numero +39-06-36225 per segnalazioni e informazioni