LECCE- Raffica di controlli sul lavoro. Nel mirino aziende prevalentemente operanti nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica, ma anche in quello del commercio e dei servizi, operanti in alcuni importanti centri del Salento. Il bilancio è di 50 lavoratori in nero scoperti dai carabinieri del Nil. Trenta invece i soggetti denunciati.
Situazioni particolarmente gravi sono state riscontrate presso un cantiere edile di Parabita, dove tutti e tre i lavoratori identificati dai Carabinieri sono risultati in nero, e in una fabbrica di cucine dove ne sono stati sorpresi altri 6. E ancora irregolarità presso alcune imprese di servizi operanti nel settore delle onoranze funebri, a Nardò e a Corigliano d’Otranto.
Il bilancio dell’attività portata a termine dai militari è pesante: sono 16 le aziende a cui è stata sospesa l’attività imprenditoriale, per aver occupato personale in nero in misura superiore al 20% di quello regolarmente occupato. Contestati 153 illeciti amministrativi per un ammontare di oltre 419 mila euro, relativi soprattutto alla cosiddetta “maxi sanzione per lavoro nero”, ma anche all’irregolare tenuta del Libro Unico del Lavoro, alla mancata consegna del tesserino di riconoscimento e ad altre violazioni di legge. Sono invece 30 i datori di lavoro denunciati e 50 le prescrizioni impartite per un totale di € 203.185,60 di ammende elevate.
