Cronaca

L’Università islamica apre la “succursale” in Piemonte: nuove polemiche

LECCE- Mentre a Lecce il cammino dell’Università islamica è tutto in forse, dall’altra parte dell’Italia, in Piemonte, si scatena la polemica sulla nuova sede che l’istituto, guidato dal salentino Giampiero Kalhed Paladini, ha intenzione di aprire. La “succursale” dovrebbe sorgere nell’ex stabilimento di caffetterie della Bialetti, a Omegna, in provincia del Verbano Cusio Ossola.
Lì, come riportato sul sito dell’ateneo islamico, è previsto l’insediamento del Dipartimento di scienze economico-finanziarie, che “ha come progetto immediato l’avvio del Master Internazionale in Diritto e Finanza Islamica. Dal primo febbraio si apriranno le relative iscrizioni. Sarà punto di riferimento per istituzioni universitarie e bancarie estere dell’area medio orientale per la promozione di partnership nel settore, con imprese italiane ed europee”.

L’anello di collegamento con il nord-ovest è Renzo Fovana, architetto di Omegna, vicepresidente di Confime, la confederazione delle imprese del Mediterraneo che ha avviato il percorso anche nel Salento.  Un luogo centrale, quello di Omegna, rispetto a grandi città come Milano, Torino e Genova, a due passi poi dalla Svizzera.

Sul territorio, però, emergono le stesse contrapposizioni maturate a Lecce. Mentre la comunità musulmana del posto si dice contenta, buona parte della politica è scettica, anche perché non se ne sapeva nulla.

Il sindaco Maria Adelaide Mellano riferisce alla testata verbanonews.it (http://verbanonews.it/index.php/categorie/primo-piano/7043-universita-islamica-a-omegna-il-sindaco-e-un-istituto-che-nessuno-conosce) di aver “contattato personalmente il sindaco della città di Lecce per avere informazioni più dettagliate riguardo al signor Giampiero Khaled Paladini e alla sua scuola. La dottoressa Anna Maria Perulli, dirigente della Pubblica Istruzione del Comune di Lecce, mi ha dato la conferma che non c’è nulla di concreto, aggiungendo che nella loro città non esiste alcuna Università Islamica”.

Il primo cittadino piemontese precisa poi: “Non si tratta di una vera e propria Università, anzi il termine Università è decisamente improprio. Questi signori stanno effettuando una pubblicità ingannevole e vorrebbero spacciare un master per una Università ma la realtà è ben diversa, tanto è vero che al questo Istituto non è neppure iscritto al MIUR”. Su La Stampa, però, Paladini tira dritto: «La nostra è una università come le altre – ha detto – abbiamo aperto il 27 febbraio dello scorso anno. Siamo in fase di accreditamento al ministero e ci vorranno un paio d’anni per completare il processo burocratico, nel frattempo siamo operativi. Per i corsi di laurea veri e propri dovremo aspettare ottobre, mentre i master, come quelli che intendiamo fare a Omegna, possiamo farli subito».  

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