CronacaPolitica

Vertice europeo su Xylella: Italia chiede gruppo di studio scientifico internazionale

LECCE- “Un piano nazionale che irrobustisca molto ciò che già stiamo facendo, cioè monitoraggi, controlli, attività, per gestire il tema” Xylella. L’Europa dice sì alla proposta del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, in mattinata a Bruxelles per incontrare il commissario Ue alla Salute Vytenis Andriukaitis. “Io sono soddisfatto, perchè penso che la comprensione della particolarità del fenomeno, che non è solo nazionale ma europeo, sia evidente sempre di più anche a Bruxelles”, ha sottolineato Martina, che ha anche riferito di aver “chiesto  al commissario di costituire un gruppo scientifico di alto livello europeo e internazionale, a cui affidare ulteriori valutazioni delle attività svolte e da svolgere per contrastare la diffusione della Xylella. Dobbiamo andare avanti – ha concluso il ministro – con serietà e responsabilità, proseguendo un lavoro di collaborazione istituzionale che è strategico per evitare ulteriori danni da questa situazione”.

Un vertice, quello a Bruxelles, che arriva a pochi giorni dall’ordinanza con cui il Tar del Lazio ha rinviato gli atti alla Corte di Giustizia europea, avallando i forti dubbi sollevati dai ricorrenti sulla legittimità dell’intera filiera di atti con i quali è stata affrontata l’emergenza. Un dettaglio da tenere in considerazione nella risposta che l’Italia dovrà dare nelle prossime due settimane alla lettera di messa in mora che rischia di aprire la procedura di infrazione comunitaria.

E’ stato “uno scambio di vedute costruttivo in piena trasparenza “, ha detto un portavoce della Commissione al termine del tavolo. “Abbiamo preso nota delle azioni che il governo intende intraprendere – ha continuato – e per quanto riguarda la Corte europea di Giustizia si spera di avere un chiarimento rapido”. Si è fatto il punto, dunque, ma è stata “condivisa” anche “una serie di passaggi che metteremo in pratica a partire dalle prossime ore, in particolare questa idea di un piano nazionale” che renda più capillari le azioni che al momento si possono fare, come monitoraggi, controlli e attività che si differenziano necessariamente dall’espianto degli ulivi, la misura congelata sia dal Tar sugli alberi sani che dal sequestro della Procura esteso anche su quelli infetti.

Intanto, giovedì si riunirà a Bari la task force regionale, composta da esperti di diversa estrazione e con orientamenti differenti sulla gestione del contenimento del batterio. Stavolta, però, saranno presenti anche giuristi. Tra di loro, Nicola Grasso, docente di diritto costituzionale dell’Università del Salento e consulente giuridico per i ricorsi della gran parte dei proprietari di Torchiarolo e dintorni e dei 25 Comuni della provincia di Lecce che hanno impugnato i piani Silletti.

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