LECCE- Il piano di riqualificazione urbana per il quartiere san Pio era faraonico ed avrebbe dovuto impiegare oltre 8 milioni di euro. L’accordo firmato nel 2002 tra l’amministrazione dell’epoca, la regione e lo iacp. Un’azione di risanamento complessiva che, tra gli obiettivi si poneva quello di porre fine al degrado di alcune strutture fatiscenti.
La denuncia è del portavoce del comitato popolare Nuova Rudiae Leo Ciccardi, tanti gli interventi previsti all’epoca: la realizzazione di un edificio da adibire a 60 alloggi speciali per studenti, la realizzazione di un edificio da adibire a residence con 24 alloggi e negozi, la demolizione e ricostruzione delle ex case minime, un mercato rionale, un parcheggio interrato, una ludoteca, un area giochi…e così via. Ad oggi gli unici interventi realizzati e portati a termine sono i 24 alloggi in via Casavola, i 32 in via Pozzuolo e la ristrutturazione di Chiesetta Balsamo.
Le iniziative per avere delle risposte sono state tante, a novembre il comitato ha scritto all’assessore dell’epoca, Angela Barbanente, il milione e 350 mila euro inizialmente destinato alla costruzione del parcheggio interrato nell’area di parco Corvaglia (sotto sequestro) e alla costruzione del mercato sarebbero stati destinati, così come ha chiesto l’amministrazione comunale alla realizzazione della palazzina (di 29 alloggi) in via Pozzuolo che oggi, così come dal 2008 è ancora a rustico e nel degrado.
L’ultima iniziativa è la petizione di 300 firme dei cittadini della zona che chiedono di non procastinare ulteriormente i tempi per la fine dei lavori, impegnando il sindaco e la giunta comunale ad intraprendere ogni iniziativa possibile per l’ultimazione dei lavori.