Cronaca

Fabio Perrone e Stefano Renna scena muta davanti al gip

LECCE-  Non parlano davanti al gip Vincenzo Brancato, Fabio Perrone e Stefano Renna, l’ergastolano evaso e catturato sabato all’alba, e la persona che lo nascondeva in casa, di Trepuzzi, insospettabile titolare di un bar.
Entrambi, nell’interrogatorio di garanzia avvenuto in carcere alla presenza dei rispettivi difensori, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, seguendo quindi la strategia difensiva concordata con gli avvocati Ladislao Massari per Perrone, Andrea Capone e Simona Marzo per Renna.

Per quest’ultimo tuttavia i legali hanno sottolineato come, per una deduzione logica, l’uomo fosse in una situazione psicologica molto particolare, e , probabilmente nell’impossibilità di opporsi completamente di Perrone, pericoloso latitante, capace di uccidere e per di più armato di pistola e kalasnikov.  I due legali hanno parlato di un soggetto sicuramente molto condizionato da ciò che Perrone rappresenta, e valuteranno un possibile ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere i domiciliari.

Non ha risposto alle domande del gip neanche Fabio Perrone, ancora frastornato, commenta l’avvocato, dallo show mediatico del suo arresto. Chiarirà la sua posizione probabilmente successivamente, ma riguarderà , al momento, solo la dinamica dell’evasione. Perrone al momento è in isolamento assoluto, sorvegliato a vista in una cella di Borgo S.Nicola,e non è escluso che per motivi di sicurezza venga trasferito in un altro carcere.

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