Cronaca

Muore dopo broncoscopia, la Asl: “Era già malata, emorragia improvvisa”

LECCE- L’Asl interviene per dei chiarimenti in merito alla morte di Maria De Blasi, la 39enne di Cavallino deceduta in ospedale dopo un esame di broncoscopia: “La paziente è deceduta per un’emorragia massiva il giorno dopo l’esecuzione dell’esame ed era già affetta da una grave patologia neoplastica del fegato a sospetta provenienza polmonare”. Inoltre chiariscono che gli esami propedeutici alla broncoscopia erano nella norma e che durante la broncoscopia si è verificato un sanguinamento, fermato a seguito degli opportuni trattamenti. “Dopo l’esame, la 39enne è stata trattenuta sotto osservazione per 24 ore, durante le quali non ha mostrato segni di nessun tipo di scompenso. Proprio per questo motivo alle 8.30, durante il giro di visita, era stato deciso di dimetterla. Il decesso è giunto dopo un’ora, quando ha presentato improvvisamente, in pieno benessere, massiva emorragia con arresto cardiocircolatorio ed exitus, nonostante le immediate manovre rianimatorie”.

Al momento, dopo la denuncia dei famigliari, è aperta un’inchiesta che vede indagati per la morte della donna 5 medici del Reparto di Chirurgia toracica del Fazzi. Ora si attende l’autopsia.

“Siamo vicini alla famiglia alla quale porgiamo il nostro cordoglio -dice il commissario straordinario Silvana Melli-. Attendiamo con fiducia l’esito dell’esame autoptico e confidiamo nell’operato degli inquirenti che si spera porti ad escludere responsabilità addebitabili all’operato dei colleghi del Vito Fazzi”.

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