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Braglia: “Poche parole, servono i 3 punti. Caturano? Deve correre e non rompere le pa…”

LECCE (di Carmen Tommasi) – Si riparte con lo stesso entusiasmo e voglia di fare, si spera, dell’anno appena concluso. Domenica pomeriggio il Lecce sarà ospite della Lupa Castelli Romani per il primo match del 2016, ultima partita del girone d’andata contro il fanalino di coda del girone C. L’obiettivo dichiarato di capitan Romeo Papini e soci, come sempre, sono i tre punti e lo sa bene il tecnico Piero Braglia: “Ci siamo allenati bene e sono contento di come hanno lavorato i ragazzi fino ad adesso, anche se la partita poi è un’altra cosa. Domenica mi aspetto una grande prestazione, la mia squadra sa che ci giochiamo un sacco di cose in questa partita e sanno anche che dobbiamo cercare di chiudere il girone d’andata con un successo. Alla fine, però, quello che parla è sempre il campo: a chiacchiere siamo tutti bravi. Abbiamo già avuto una grande lezione nella gara col Catanzaro e quindi sappiamo che non si può sottovalutare la Lupa Castelli Romani. Se temo in un calo di tensione dopo la sosta? A livello di concentrazione il sapere che la gara dopo -spiega il tecnico di Grosseto, 60 anni- è tra venti giorni è una cosa che negli ultimi anni si è sempre saputa. Quando le cose sono state già stabilite è inutile parlarne a cose fatte”.

Crede che il calciomercato di riparazione invernale distolga inevitabilmente l’attenzione dal calcio giocato?

“Dico solo che la sosta a volte può fare anche bene, mentre il calciomercato non fa mai bene. A parole i calciatori dicono di essere dei professionisti, che sono tutti concentrati e che non pensano al mercato, ma queste sono tutte balle. Perché è chiaro che tutti hanno paura ed il timore che arrivi uno meglio di loro, di perdere il posto o che la società chieda loro di trovarsi un’altra sistemazione. Questo discorso vale in generale e non solo per i miei giocatori. Per me, però, è sottointeso che nessuno della rosa ha il posto garantito. Se sono persone intelligenti capiscono che noi giochiamo minimo in 14 e che siamo sempre in meno, perché altra gente partirà. Se si ha il giusto atteggiamento potremo divertirci tutti insieme, altrimenti si rovina tutto”.   

Cosa pensa del primo rinforzo, Salvatore Caturano, arrivato in giallorosso?

“Personalmente non lo conosco bene, ma il direttore è convintissimo di questo acquisto e visto che io e lui siamo una cosa sola, va bene così. Sono contento che sia qui e ora vediamo quello che succede, il passato non conta nel calcio: ha valore solo quello che fai nel presente. Bisogna finire bene e speriamo che Caturano, insieme ai suoi compagni, ci aiuti in questo. Non vuole dire cosa gli ho detto appena è arrivato? Io lo dico, non ho problemi (sorride, ndr). Gli ho detto ‘corri, datti da fare e non rompere le palle’ (scherza, ndr). Se lo farò giocare come esterno largo? No, non ci penso nemmeno, l’abbiamo preso per fare concorrenza a Curiale, Moscardelli, Carrozza e Diop. Mancano 18 gare alla fine del campionato e non possiamo aspettare nessuno. Chi sta bene gioca, il posto assicurato in squadra non lo ha nessuno. Naturalmente ora la precedenza va a chi ci ha portato al terzo posto in classifica. Poi saranno le parte che ci diranno chi merita di scendere in campo e chi no…”.

Come sostituirà nel match di domenica, nell’undici iniziale, lo squalificato Juan Surraco?

“Io ho un’idea nel fare questa gara e la porto avanti. Al suo posto farò giocare una persona offensiva e non toccheremo un granché nello schieramento tattico, vedremo quello che succede. Juan unico come giocatore nel suo ruolo? Particolare sicuramente e su questo non c’è dubbio (sorride, ndr). Non ci sarà, forse, nemmeno Gigli che è a Firenze per un problema e per il resto hanno lavorato tutti benissimo. Ho fatto i complementi ai ragazzi e ora aspettiamo solo la gara di domenica pomeriggio…”.

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