LECCE- La costruzione di nuovi appartamenti non si arresta nel Salento.Tra Lecce e provincia si contano 507.800 fabbricati, di cui 58.852 in città. E’ quanto rileva l’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Lecce, diretto da Davide Stasi.
Le variazioni più significative dal 2006 ad oggi hanno interessato le case di tipo «economico». Ce ne sono 45.051 in più. Quelle di tipo «civile» sono aumentate di 9.694 unità, mentre i villini di 6.174 unità. Nello stesso arco temporale, però, sono diminuite le case ultra-popolari, popolari e rurali. Sono rimaste sostanzialmente stabili invece le abitazioni di tipo signorile, le ville di grandi dimensioni, i castelli e i palazzi di pregio storico o artistico. Inoltre, rispetto al 2006, in provincia, risultano accatastati ben 44.115 fabbricati in più (3.591 in città).
«Questa mappatura – spiega Davide Stasi, direttore dell’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Lecce – permette di comprendere l’evoluzione del patrimonio immobiliare residenziale nel Salento. Le variazioni al fabbricato possono incidere sulle imposte da versare. Ma da quest’anno, fortunatamente, con la Legge di stabilità 2016, si abbassa il carico fiscale sugli immobili, ormai considerato insostenibile per i possessori di appartamenti e ville. Tra le principali novità della recente Legge di stabilità, l’abolizione della Tasi sulla prima casa, l’esenzione dell’Imu per le abitazioni concesse in comodato d’uso a figli o genitori e la riduzione del 25 per cento dell’importo dovuto dai proprietari che cedono un immobile in locazione a canone concordato. Positiva -conclude Stasi- anche l’agevolazione sull’imposta di registro per la prima casa».