LECCE (di Carmen Tommasi) – Non si può morire così, sul colpo e a soli 21 anni, con il sole negli occhi, con il cuore pieno di sogni, con una vita davanti ancora tutta da scoprire, da amare e da vivere. Ma un maledetto schianto spezza violentemente i desideri, gli obiettivi e uccide tutto ciò che poteva essere e non sarà mai più. Per lasciare spazio al sangue, alle lacrime infinite e allo strazio totale di chi rimane. Leonardo Orlandino, detto Leo, il baby portiere del Real Paradiso, la formazione di Brindisi che milita nel campionato di Prima Categoria di calcio ha detto addio alla vita nel tragico incidente di ieri pomeriggio sulla 379 tra Fasano e Ostuni.
L’estremo difensore si stava dirigendo, come sempre, a Brindisi all’amato campo d’allenamento: lo attendevano i compagni di squadra per la seduta di rifinitura (preoccupati per lo strano ritardo), in vista della gara di oggi in casa del Talsano, match annullato e con tutta la squadra distrutta dal dolore. Il giocatore era al volante di una Toyota (rossa e del papà), travolta dal tir impazzito e per lui non ce stato proprio nulla da fare: è morto sul colpo. Insieme alle altre 4 vittime, inclusa la piccola e bella Viola. È volato via anche lui in cielo per parare alla perfezione anche da lì i tiri più alti, spigolosi ed ostici. Perchè, Leo, amava tanto quel “magico” e passionale rettangolo verde.