LECCE- Non è colpa degli autisti ma coloro che coordinano le corse, e l’uso dei mezzi, dovrebbero, a distanza di mesi, aver capito che la situazione è al limite della sicurezza oltre che delle leggi e dei codici stradali. Chi pensa di poter fruire del proprio biglietto, od abbonamento, per raggiungere comodamente seduto, partendo da Lecce, Galantina o Casarano ha fatto male i conti. Il capolinea Stp si trova alle spalle di viale dell’Università ( di fronte l’ingresso del cimitero), qui arriva la navetta che parte dalla zona industriale e smista i lavoratori per le varie destinazioni. Successivamente vi è la fermata nei pressi dell’ agenzia entrate angolo via Leuca, quotidianamente una decina di utenti salgono su un pullman già colmo (posti nel corridoio e scale giá occupate) e puntualmente , se le persone in piedi sono almeno una ventina, viene interpellato un altro autista per l’uso di un secondo pullman per un trasloco all’altezza del deposito Stp.
A questo punto dopo che l’autista ha avuto l’ok per l’uso di un secondo mezzo, dice: “Al deposito, tutte le persone che devono andare a Galatina per favore scendano e salgano sull’altro pullman così lasciamo il posto a sedere a quelli che viaggiano oltre Galatina”. Ovviamente si scatena la rabbia di coloro che sono già seduti comodamente e che magari hanno giá fatto su e giù da navette varie rifiutandosi di scendere fino , anche , ad arrivare a toni poco piacevoli.
Perché a distanza di mesi ancora nulla è stato cambiato pur se tutto a conoscenza di Stp? Perché non prevedere già dal capolinea la presenza di un secondo mezzo? Per molti viaggiatori sarebbe, forse, il caso di un intervento della polizia stradale prima che si possa verificare qualche drammatico incidente ed a fronte di alcun intervento da parte della direzione e presidenza della Società dei Trasporti di Puglia.
