BRINDISI- La stretta sulla sicurezza, esito dei tragici fatti di Parigi, tocca inevitabilmente anche il Salento con il livello di allerta innalzato al porto e allo scalo aeroportuale di Brindisi. La decisione è stata assunta dal Questore Roberto D’Angelo che ha ordinato con immediatezza l’intensificazione dei controlli anche e soprattutto in considerazione della posizione strategica che riveste la città messapica nella sua proiezione marittima verso Balcani e Mediterraneo. L’innalzamento del grado di sicurezza a livello 2 su scala nazionale dispiega i suoi effetti sul territorio, ed è il vice questore Mario Marcone, dirigente dell’Ufficio di Polizia di Frontiera, marittima e aerea di Brindisi, a spiegarci cosa accade nel dettaglio.
Si sono innescate immediatamente le procedure di innalzamento del dispositivo di allerta, in ambito portuale e aeroportuale – sottolinea Marcone. L’intensificazione del monitoraggio ha portato a un aumento di unità preposte al controllo e a una diversificazione della tipologia di figure impegnate. Sono normalmente presenti – a testimonianza della massima attenzione sempre prestata – unità cinofile, artificieri, tiratori scelti – continua il dirigente dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Brindisi -, ma il loro numero ha subito un incremento e il personale è stato ulteriormente sensibilizzato. Non ci sono al momento collegamenti aeroportuali Brindisi – Parigi – prosegue-, attivi solo nel periodo estivo. Le procedure di innalzamento del dispositivo vedono coinvolti – conclude Marcone – anche Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Aeroporti di Puglia ed Enac.