SURBO-Una battaglia corale: cittadini, istituzioni, informazione, fianco a fianco, perché, almeno in questo caso, l’eccellenza della sanità possa passare da qui. La prossima settimana, sarà consegnato al Fazzi l’acceleratore lineare, l’apparecchiatura di ultima generazione che consentirà di bombardare le masse tumorali senza danneggiare i tessuti che stanno intorno. L’inaugurazione è attesa per dicembre. Ora, si ha fretta di installare la macchina nel reparto di Radioterapia del Polo Oncologico e collaudarla entro il 31 ottobre, poi di addestrare il personale e infine dare una possibilità in più ai malati oncologici salentini.
Ad annunciare le tappe future è stato il direttore generale della Asl di Lecce Giovanni Gorgoni, che nel pomeriggio, a Surbo, ha ricevuto le 6mila firme raccolte in questi mesi da Massimo Rizzo, colui che, due anni fa, avviò questo percorso dal basso assieme all’amico Alessandro Maletesta, morto nel giugno scorso a causa di un tumore al cervello.
La petizione chiusa ora è volta a chiedere di intitolare proprio ad Alessandro, al suo coraggio e al suo altruismo, la sala che ospiterà l’acceleratore. Lui si curò a Milano, per un mese e mezzo lì, a sue spese, nonostante le sedute terapeutiche non superassero i dieci minuti al giorno. Poi il cruccio: una possibilità anche per il Salento, portare qui quella macchina. Da lì è iniziato questo percorso, assieme a Telerama e all’allora manager Asl Valdo Mellone, coinvolgendo sindaci, politica, cittadini, e arrivando a consegnare 2715 firme nelle mani dell’assessore regionale alla Sanità Pentassuglia per chieder che l’iter non si arenasse per la burocrazia. Bari ha scucito 2,7 milioni di euro. Ora quell’acceleratore sta diventando realtà.