NARDO’- È guerra al lavoro nero nelle aziende agricole, solitamente d’estate nell’occhio del ciclone per l’impiego di manodopera straniera spesso costretta a lavorare in condizioni disumane, ma anche nelle attività ricettive, bar e ristoranti, in attività nella zona tra Nardò e Gallipoli in questo scampolo d’estate.
Un servizio che ha visto in campo negli ultimi giorni carabinieri di Gallipoli, i militari del Nil e la direzione territoriale del lavoro di Lecce: 24 i lavoratori in nero scovati e multe elevate per oltre 100 mila euro. Tra Nardò e Gallipoli, soprattutto nelle aree marine 20 gli esercizi controllati, 12 quelli sanzionati. Tra questi due ristoranti e due bar hanno subito la sospensione dell’attività: hanno 48 ore per mettersi in regola , altrimenti scatterà la chiusura.
Un’azienda agricola di Nardò è stata sanzionata, da sola, per oltre 40.000 euro. I carabinieri hanno trovato ben 8 lavoratori completamente in nero, ed altri 16 per i quali, nonostante l’assunzione, non erano stati eseguiti tutti gli adempimenti previsti. Molti stranieri, ma in regola con i permessi, ma anche molti italiani.
I controlli contro il fenomeno del “lavoro nero” continueranno nelle prossime settimane al fine di frenare il fenomeno evidentemente così diffuso in questa zona.