Cronaca

Caserma CC Salice, si avvicina lo “sfratto”: il paese fa fronte Comune

SALICE SALENTINO- Sta per arrivare il giorno dello “sfratto”. I Carabinieri della stazione di Salice Salentino, dal 21 luglio, dovranno lasciare la caserma. L’immobile di 600 metri quadri è di un privato, che lo dà in affitto al Ministero dell’Interno per 12mila euro all’anno. Una cifra irrisoria, se paragonata al canone pagato per altre stazioni dei carabinieri dei paesi limitrofi. Il proprietario ha chiesto alla Prefettura di adeguare il canone, chiedendo un aumento di soli 2mila euro all’anno.
Ma la Prefettura ha le mani legate dalla legge di stabilità, che vieta di imporre un aumento per la locazione degli immobili destinati alla Pubblica Amministrazione. Da qui il paradosso: Salice, che conta più di 8mila abitanti, è una zona che può considerarsi “calda” a livello soprattutto di microcriminalità.

La stazione dei carabinieri dipende dalla Compagnia di Campi Salentina, la cui intera giurisdizione dà da fare e non poco agli uomini dell’Arma. Un presidio delle forze dell’ordine è fondamentale e non può sfumare per 2mila euro.

Loro difendono la pubblica sicurezza ogni giorno. Ora sono i cittadini a difendere i Carabinieri. Quasi un anno fa, a settembre scorso, il pericolo sfratto fu scongiurato grazie all’intervento del sindaco Giuseppe -Pippi- Tondo, il quale propose di coprire le somme mancanti con le indennità sua e dei componenti della giunta comunale. Ma non fu possibile, pare per ragioni burocratiche. E adesso si è punto e a capo, con lo spettro di una data che si avvicina e che, per il paese, potrebbe voler dire perdere la sicurezza. Ecco perché si pensa ad azioni da mettere in campo per scongiurare il rischio sfratto. Il sindaco ha invitato tutti i consiglieri comunali a partecipare ad un primo incontro.

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