LECCE- Le multe per il grattino scaduto a Lecce restano. E restano nonostante il parere con cui il Ministero dei Trasporti ha stabilito che “il protrarsi della sosta oltre l’orario autorizzato con il pagamento non è sanzionabile in quanto si configura solo come inadempienza contrattuale”. Palazzo Carafa, dunque, tira dritto.
E lo ribadirà nelle prossime ore in Consiglio comunale. Lo ha già fatto con una nota ufficiale in cui chiarisce che “il Ministero delle Infrastrutture è intervenuto in favore del Comune di Lecce chiarendo che quando la sosta sulle strisce blu è regolamentata (cioè caratterizzata dal pagamento solo in determinate fasce orarie, dall’importo diversificato per zone, dai trattamenti speciali per determinate categorie, etc), il protrarsi oltre l’orario coperto dal ticket è soggetto alla sanzione amministrativa prevista dall’art. 7 del Codice della Strada”.
Dunque, il caso del Comune di Lecce rientrerebbe in questa fattispecie, a differenza delle situazioni in cui la sosta a pagamento è a tempo indeterminato, nelle aree in cui è possibile parcheggiare dopo aver corrisposto un costo indistinto a prescindere dai giorni e dagli orari, (così come accade nei parcheggi pubblici di molte città e di aree particolari come porti e aeroporti). Solo in questo caso, lo sforamento sfocerebbe in inadempienza contrattuale e non in multa.
Un’interpretazione sul filo del rasoio e che di certo non lascerà con le mani in mano il Codacons, per cui aveva ragione il Prefetto quando comunicò al sindaco che avrebbe dovuto annullare tutti i verbali emessi. La battaglia non si ferma. E la fa propria anche la minoranza consiliare: “Mi aspetto, – dice il capogruppo del Pd, Paolo Foresio – che l’amministrazione faccia una doverosa retromarcia”. Che tuttavia all’orizzonte pare non esserci.
Nel frattempo, si rilancia il tema parcheggi: 200 in più, dopo aver tolto i cassonetti per l’avvio della raccolta differenziata nelle tre aree pilota, 3500 ulteriori nei prossimi quattro mesi quando il porta a porta entrerà a pieno regime. Questi, almeno, i conti dell’assessorato all’ambiente.