Cronaca

Lodo Leadri, via le ipoteche: sgravati i beni venduti, in parte quelli alienabili

LECCE-Cadono parzialmente le ipoteche sui beni di Palazzo Carafa, che tira un nuovo, seppur non definitivo, sospiro di sollievo nell’ambito della vicenda giudiziaria legata al Lodo Leadri.
Il giudice del Tribunale di Lecce (sezione Commerciale), Carolina Elia, ha accolto il ricorso d’urgenza presentato dal Comune di Lecce: è stato ordinato lo svincolo dei beni che sono già stati aggiudicati in favore di terzi acquirenti, per un valore totale di 25 milioni di euro sui 120 milioni dell’intera ipoteca iscritta su tutti i beni comunali. Solo in parte, inoltre, sono stati sgravati i lotti inseriti nel Piano delle alienazioni comunali.

La tegola, però, resta ancora e rischia di decapitare i conti del Comune, trascinando fino ad oggi la controversia legata alla realizzazione della tangenziale est, i cui lavori cominciarono nel 1989.

Ne è consapevole il sindaco Paolo Perrone, per cui “il pronunciamento del giudice del Tribunale dimostra la bontà del percorso intrapreso dall’amministrazione rispetto alle richieste avanzate in sede giudiziaria dall’impresa. Ci auguriamo che a questo punto la vicenda possa risolversi bonariamente senza attendere ulteriori pronunciamenti giudiziari e che, dunque, la Regione dia esecuzione in tempi stretti alla sentenza del Tar e che la Leadri rinunci ai pignoramenti posti in essere liberando il Comune da ingiusti vincoli”.

A fine maggio, tra l’altro, con una sentenza il Tar di Lecce ha intimato alla Regione di erogare il finanziamento, pari a circa 14 milioni 400mila euro, nei confronti della stessa Leadri Srl.

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