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Poli fuori da Fratelli d’Italia, Fitto da Forza Italia, tra due domeniche si vota per scegliere tra 7 candidati Presidente

BARI- La visita di Berlusconi in Puglia, e nel Salento, ha acuito lo scontro non tra i due candidati presidente del centro destra ma, principalmente, tra il ricostruttore di Maglie e l’uomo di Arcore.

Una 48 ore che ha spinto fuori da Forza Italia Fitto anche se questo, proprio da noi, aveva sentenziato che il partito azzurro “non esiste più” mentre il suo ex leader usa proprio il nome della lista fittiana per spingerlo, non Oltre, ma fuori con relativa controreplica, oggi anche da ospite di Lucia Annunziata: Berlusconi si è autorottamato.

Nel dibattito cerca di inserirsi anche il Nuovo Centro Destra con Massimo Ferrarese che riapre la questione morale rispetto al rinvio a giudizio per Adriana Poli Bortone. Il coordinatore regionale del partito di Alfano però si becca le repliche dei forzisti Iurlaro e Pagliaro e la secca risposta dell’ex Sindaco di Lecce che, fiduciosa del ruolo della magistratura, si augura che oltre alla sua coscienza tranquilla possa aver questa serenità anche quella di qualcun altro.

Ma se Fitto è fuori da Forza Italia, l’onorevole Rampelli, di Fratelli d’Italia, quasi per una sorta di par conditio epuratrice sfratta la Poli dal partito della Meloni. Emiliano conclude il giro di Puglia denominato Sagre mitigando le polemiche contro Vendola ribadendo le esigenze dei cittadini partendo dalla Sanità ma dovendosi accontentare di Scalfarotto invece dell’affascinante Ministra Boschi che con una formula in politichese, “per sopraggiunti impegni istituzionali, sembra non voler apporre la firma renziana alla campagna elettorale dell’ex sindaco di Bari. Oltre ai tre candidati delle maggiori coalizioni nazionali, Francesco Schittulli, Adriana Poli Bortone e Michele Emiliano, campagna elettorale anche per la sfidante Antonella Laricchia che scuote il sistema dei partiti lottizzatori di una Sanità che invece di curare i pazienti soccorre le necessità della politica.

Per Riccardo Rossi, candidato presidente per l’Altra Puglia, non si può non sostenere l’esposto in Procura dell’associazione nazionale dei Partigiani contro le parole usate a Lecce da Matteo Salvini reo, a loro dire, di una vera e propria apologia del fascismo. Michele Rizzi fa sua la polemica dei docenti contro la riforma del Premier ricordando ai protagonisti dell’istruzione che votando Michele Emiliano si vota per Renzi e per lo scandaloso progetto della cosiddetta “buona scuola”.

I Verdi apprezzano il passo indietro di un loro candidato foggiano per un rinvio a giudizio ribadendo la necessita di liste limpide, come rivendica il candidato alla Presidenza della Regione, Gregorio Mariggiò, che con il leader Bonelli da Taranto parla di ambiente e denuncia il pericoloso ampliamento della Discarica R.E.I. nel quale si intende allocare prodotti contenenti amianto, nei pressi di una località abitata, al confine tra le comunità di Galatone e Nardò con l’irresponsabile sottovalutazione dei pericoli da parte delle pubbliche amministrazioni interessate.

Penultima domenica di campagna elettorale ed il 31 la scelta dei pugliesi tra polemiche e scarica responsabilità politiche e governative.

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