LECCE- Un ricorso al Tar in cui la provincia di Lecce chiede la sospensione in città del servizio di controllo e manutenzione delle caldaie. È stato presentato negli stessi giorni in cui lo stesso Presidente Gabellone annunciava di aver interessato della questione, insieme al sindaco di Lecce, l’assessore regionale al lavoro Leo Caroli. Una contraddizione in termini per i 27 ex lavoratori Vit che dal giorno della scadenza dell’appalto, ormai da quasi un anno, sono a casa.
Lo scorso anno il comune di Lecce ha deciso di non espletare più il servizio, demandandolo alla regione che, a sua volta, lo ha affidato alla Provincia. È qui, secondo i lavoratori che l’ingranaggio si blocca, per motivi diversi nonostante Nuova Salento Energia (società che espleta lo stesso servizio in provincia), si sia resa disponibile ad assorbirli.
Tra gli intoppi il fatto che Gabellone avesse ritenuto non valido l’atto con il quale la regione ha affidato il servizio alla provincia, poiché firmato da un dirigente e non emanato dalla giunta regionale. Iter che appare invece a norma. Ora la notizia, come una doccia fredda, de ricorso al Tar.