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Dal Salento ad Harvard, la sfida dell’astrofisico Pepe

LECCE-Dai vitigni di Manduria ad Harvard: all’astrofisico salentino Alberto Pepe è dedicata un’intera pagina del Corriere della Sera, che ripercorre la sua sfida, “un’impresa che, secondo i venture capitalist che l’hanno finanziata, potrebbe addirittura sbriciolare il piedistallo sul quale è costruito il regno delle grandi riviste accademiche internazionali, da Nature a Science a The Lancet”.

Una vita appassionante quella del 36enne diventato astrofisico a Londra, con due anni di esperienza al Cern di Ginevra e un dottorato di ricerca all’Università della California. Un mondo accademico lasciato da parte ora per fare l’imprenditore: ha fondato la società Authorea assieme all’americano Nathan Jenkins.

L’obiettivo è costruire una piattaforma nuova usando la tecnologia Html per le pubblicazioni scientifiche: un documento aperto al cui testo tutti possono contribuire, un sistema che funziona ed è diventato un’impresa, appunto, Authorea. Gli investitori si cercano negli States come in italia e gli utenti hanno iniziato a crescere, fino a diventare 25mila in pochi mesi e aspirare a un milione nel 2015.  “L’ambizione- come scrive il Corriere- è diventare la più grande banca dati di studi accademici”.

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